Associazione Culturale Arnolfo di Cambio
Dicono di Noi
L'attività operativa nata dalla nostra attività speculativa:
L'articolo
Dettaglio della operatività:
L’associazione “ Arnolfo di Cambio” ha consegnato un assegno di euro 500,00 al presidente della ANFAS ALTA VAL ELSA , la donazione è stata raccolta in una conviviale promossa dall’Arnolfo il giorno 8 marzo , la conviviale, oltre la festa , aveva anche lo scopo di far riflettere sulla violenza verso la donna. L’assegno è stato ritirato dalla Presidente dell’ANFAS S.ra Maria Pia Ancilli che ringraziandoci ci ha brevemente illustrato l’attività dell’associazione , i suoi fini e le sue difficoltà ,ci ha trasmesso anche la sua dedizione al progetto umanitario. Con questo gesto si è aperto l’ incontro organizzato dall’associazione Arnolfo con il contributo della ASTOP.” Associazione Storica Poggibonsese “ per non dimenticare e celebrare i 70 anni dalla liberazione , LA VALDELSA RICORDA 1944 -2014. Relatore della serata lo storico Claudio Biscarini , grazie la lui abbiamo potuto visionare i filmati di repertorio dei bombardamenti di Colle e Poggibonsi , si sono viste cadere le bombe e poi il loro effetto sul territorio , le macerie dei nostri paesi , carri armati in piazza Arnolfo e soldati in via maestra che procedevano alla liberazione di Poggibonsi casa per casa.
A ricordo della serata è stato stampato il diario di guerra di quei giorni 7 luglio 18 Luglio 1944 ,la lettura di quelle poche righe ,che a prima vista sembrano sterili annotazioni di dati ,ci portano ad una crescente partecipazione all’azione , Strove ,Acquaviva ,Buonriposo, e poi Staggia Lecchi San Lucchese ,liberati dalle truppe alleate ,da quei soldati Algerini, marocchini ,francesi ed Indiani ,tutti alleati per il ripristino della libertà, per liberare una terra che non era la loro ,anche a costo della vita. Tutto questo per non dimenticare , ed a 70 anni dalla liberazione non dobbiamo mai cessare di chiedersi perché?
Il relatore, Claudio Biscarini, nelle sue conclusioni sottolinea in maniera forte che la guerra da sempre è un fatto tragico, non ci sono buoni in guerra , non esiste in guerra un esercito dei buoni in guerra.
Lilli Gruber, Roberto d'Agostino e la Massoneria
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Mi è stato segnalato che, alcuni giorni fa, Lilli Gruber, nel suo "Otto e Mezzo" su La 7 del 7 aprile scorso, ha intervistato Stefano Bisi, ovvero il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, nota Obbedienza massonica italiana. Ora, non conosco Stefano Bisi personalmente, ma è casualmente - fra le altre cose e sia detto per inciso - anche direttore di una delle riviste massoniche con cui collaboro da qualche anno, “YR Magazine”. A parte ciò, spalleggiata dal "tuttologo" Roberto d'Agostino, la Gruber ha dimostrato di non sapere nulla di Massoneria e, fra una risata e l'altra, fra un frizzo ed un lazzo alle spalle del Bisi, assieme a d'Agostino ha voluto far prevalere la solita tesi antimassonica (tanto cara al vecchio regime fascista che, non a caso, proibì l'esistenza di logge massoniche), che la Massoneria reggerebbe i fili del Paese e che essa è un centro-occulto nevralgico delle alte sfere del Potere. Ora, anche volendo, sarebbe ben difficile visto che di Obbedienze massoniche, in Italia, ne esistono a centinaia ! Ma tant'è. Tant'è al punto che la Gruber crede - e lo dice pure - che la Massoneria sia rappresentata dal solo Grande Oriente d'Italia, ignorando l'esistenza della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, che è Obbedienza ben diversa per Storia, cultura e tradizione e che oggi è retta dal Gran Maestro Antonio Binni, che è un caro amico e che nelle prossime settimane intervisterò in esclusiva. E la Gruber crede anche che, in quanto il GOI non permette alle donne di essere iniziate in massoneria, allora ciò significa che le donne sono bandite della logge ! Mai scempiaggine fu più grande, visto che la Gran Loggia d'Italia degli ALAM, che ha un consistente numero di affiliati e che ha sede nel pieno centro di Roma, a Largo Argentina, ha anche un numero crescente di donne massone ! Ma lasciamo stare, visto che la Gruber ed il d'Agostino affermano un'altra insulsaggine, ovvero che la Loggia P2 fu una loggia criminale ! Ah sì ? Peccato che le sentenze della Corte d'Assise di Roma del 1994 e del 1996 abbiano assolto tutti i suoi componenti, visto che non hanno mai commesso alcun reato. Componenti fra i quali spiccava anche il cantante Claudio Villa...criminale Claudio Villa ? Ma dai, Gruber e d'Agostino, siate seri una buona volta e smettetela di fare satira solo perché in televisione non vi fila più nessuno ! A proposito di P2, poi, anni fa, recensii anche un pamphlet dal titolo "28 anni dopo. Diario di un piduista" (Ipertesto edizioni) del Generale in pensione Umberto Granati, che, oltre ad essere stato un "piduista" è un mio carissimo amico. Una delle persone più squisite di questa terra, al punto che fu il primo a dichiarare - appena scoppiò il falso scandalo P2 - "se ho commesso qualche reato, arrestatemi !". La recensione al suo saggio, assieme alla storia della Massoneria, dei suoi riti, delle sue influenze nella Storia e nella letteratura, oltre che delle inchieste antimassoniche, è peraltro contenuta nel mio libro "Universo Massonico", che diedi alle stampe un anno fa per la casa editrice Bastogi e per il quale fui anche intervistato da Radio Radicale. Nel mio libro è peraltro dimostrato come, in Italia, sia stata la Massoneria ad essere vittima del Potere politico-economico e di come i partiti, supportati dai media nostrani, abbiano fatto ricadere sulla Massoneria italiana nefandezze unicamente attribuibili alla politica ed ai partiti stessi (anche perché la Massoneria non ha nulla a che vedere con la politica in senso stretto !) Lilli Gruber (che scopriamo anche essere membro del Gruppo Bilderberg...quello sì in odor di Potere, altro che la Massoneria !) e Roberto d'Agostino non hanno che da leggere ed informarsi, pertanto. Magari anche rispolverando qualche saggio del prof. Aldo A. Mola e di Pier Carpi e cercando di comprendere perché lo scrittore Pier Carpi - il primo a spiegare che cos'era la P2 - morì povero e dimenticato da tutti, nel 2000, a soli sessant'anni. Un'inchiesta in merito, forse, toglierebbe molti dubbi alla rossa-nazionale.
Luca Bagatin 07/05/2014 |